giovedì 26 luglio 2012

Una seconda possibilità…. “Another Earth” (2011) di Mike Cahill


Sorretto da una sceneggiatura impeccabile, scritta a quattro mani dall’esordiente regista Cahill con l’intensa e giovane interprete femminile Brit Marling, “Another Earth” inizia con un terribile incidente d'auto, in cui la  liceale Rhoda, distrugge il veicolo di un musicista, John (William Mapother), uccidendone la moglie e il figlio.  
Quando  Rhoda viene rilasciata dal carcere, diventata ormai un doloroso corpo vuoto, volutamente celato dietro un anonimo lavoro notturno, decide di cercare il compositore cui chiedere perdono. Celando la sua identità, accetta invece un lavoro come donna delle pulizie cercata da John, ormai emotivamente distrutto e ritiratosi solitario nella casa di famiglia. A questo dramma intimo, inizialmente costruito sulle rare parole che nascondono all'uomo la vera figura di Rhoda , si contrappone l’impatto mediatico della scoperta di un’altra Terra, esattamente speculare alla nostra, in cui vivono e si muovono i nostri doppi. Mentre Rhoda riesce a scuotere poco per volta l’apatia di John, che torna a suonare e a comporre, ed i rapporti tra le due Terre iniziano a farsi frequenti, aprendo domande di carattere filosofico, politico, religioso, un gruppo di scienziati decide di inviare sul pianeta gemello, scegliendolo mediante una semplice lotteria, un visitatore. Questo permetterà di appurare la diversità con i propri doppi, le proprie scelte, la propria vita, dove, ad esempio, l’incidente che vede coinvolti i protagonisti potrebbe non essere mai accaduto. E mentre tra John e Rhoda inizierà un delicato e inteso rapporto, la lotteria indicherà lei come prescelta per visitare l’altra Terra, confessando in quel momento a John la sua vera identità. La scelta finale della protagonista sarà una sorta di quieta e dolorosa espiazione, che la porrà di fronte alla speranza ed alla parte più intima del suo essere.
Girato con uno  script non ancora terminato, dalle parole rilasciate dallo stesso Cahill, il riferimento principale di “Another Earth” è La doppia vita di Veronica di Krzysztof Kieslowksi, definito come un’opera di metafisica.
E', in realtà, l’espressione per immagini del desiderio di fuga dalla solitudine, attraverso l’utopistica idea di un'altra terra-luogo, di un altro io, di un’altra opportunità, senza dimenticare quel bagaglio di esperienze che ci hanno reso ciò che siamo oggi. 
Come i personaggi che vediamo sullo schermo e in cui spesso ci immedesimiamo, l’altra Terra è anche una metafora del cinema stesso.
Ad oggi, per le informazioni a disposizione, non è prevista alcuna distribuzione italiana, ma è facilmente recuperabile sulla rete.

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