Paradossale, criptico, psichedelico, surreale, spropositato, onirico. Uno sguardo profondo sul Cinema, uno scossone alle platee ormai immobili, come quelle riprese all'inizio del film, assuefatte alla povertà delle immagini e dei racconti che, banalmente, ci vengono propinati per arte. Un'avventura non facile per chi vive il cinema fatto di sceneggiature "tradizionali", ma che coinvolgono, lasciano interdetti, immagini che si trascinano, che si portano a casa come le visioni di Lynch in "Strade Perdute" e "Mullholland Drive, in cui la trama è giocoforza costituita da un fluire di non-storie.
Sorretto superbamente dall'attore feticcio di Carax, Denis Lavant, magnifico camaleonte in limousine, che interpreta una vita dopo l'altra, un personaggio dopo l'altro: ora barbone, ora gangster della banlieu, ora padre di famiglia, ora anziano morente.Se ci fosse una giustizia artistica, a Lavant andrebbero tanti Oscar, nel senso di premi, tanti quanti sono i suoi personaggi; ad iniziare da Monsieur Oscar, enigmatico uomo d'affari traghettato per Parigi nel retro di una limousine bianca, per una serie di appuntamenti di lavoro, in ciascuno dei quali applica un elaborato travestimento, preparando un volto per incontrare i volti che incontriamo.
Niente da aggiungere; i camei di Eva Mendes e Kylie Minogue , interprete di una magnifica e dolente pop-song scritta dallo stesso Carax ? Solo un tassello di un'opera travolgente e fragorosa.
Un diamante, raro.
3 commenti:
Ciao Gallo,
io divoro film horror in 'sto periodo, quindi forse non sono troppo in vena di camei, diamanti etc etc, ma ero un fans di Carax, per quel poco che ho visto (e che forse ha fatto...).
Però sto HOLY MOTORS proprio non mi è piaciuto, non capisco i paragoni con il sublime Lynch: a mio modesto avviso (IMHO come si scrive in internettese) trattasi di cagata pazzesca, certo spiazzante e forse anche un po' provocatoria, ma nulla di più. Per scuotere quelle platee che si vedono all'inizio forse basterebbe proporre loro su circuito commerciale film come Martyrs o La ragazza della porta accanto... senza dire loro che trattasi di horror, poi vediamo come reagiscono...
Un abbraccio, continuo a seguirti comunque.
Marco aka qq7 aka l'amico africano di Fabio Mara
Ciao Marco, ben vengano i commenti, grazie!
ci mancherebbe che fossimo tutti d'accordo su cinema, libri e tutto ciò che ruota intorno al mondo dell'arte, settima o ottava poco importa
ho sempre trovato Carax sopra le righe, venerato in FR e mai troppo cagato in IT, supponente anche (gli amanti del pont neuf). holy motors mi è parso un fulmine a ciel sereno, per quanto possa essere una prova del tipo "guardate quanto sono bravo". che Lynch sia una spanna sopra non c'è dubbio, ma lo è altrettanto di quanto sia stato influente nello stile di holy motors, dando il via ad un registro cinematografico che passa dal surreale alla commedia, incastonando come un puzzle visionario un piccolo film, una piccola storia una dentro l'altra.
nella piattezza generale che regna nel cinema, mi sono trovato per una volta entusiasta.
sugli horror il discorso sarebbe molto ampio; personalmente non riesco più a trarre "piacere" da mutilazioni o torture. per quanto abbia trovato interessanti a serbian movie, a l'interieur (non definibili horror come lo stesso martyrs) credo si tratto di prove di forza che si accartocciano su loro stesse. l'horror e la fantascienza sociale di romero, carpenter e cronenberg riusciva ad essere uno specchio dei tempi molto più di quanto non riescano a fare i già citati martyrs e co.
Ma ovviamente di personale parere si tratta...
ciao!
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