martedì 18 settembre 2012

La grande Musica ritrovata: Can "The Lost Tapes" (3cd box-set, Mute Records 2012)


Chi si diletta, come il sottoscritto, a maneggiare il proprio blog (anche se la definizione proprio mi turba, dato che continuo a parlare di sandblow come di uno spazio aperto, in cui mi piacerebbe avere più collaboratori, ricevere critiche non solo sulla veste grafiche ma anche sul contenuto stesso) ha a disposizione anche una serie di statistiche sulle letture degli stessi post. Con un minimo di stupore ho notato che uno dei più letti è stato quello dedicato ai Can, e alla ristampa del loro capolavoro discografico “Tago Mago”: http://sandblow.blogspot.it/2011/12/can-tago-mago-40th-anniversary-2cd.html

Stupore perché i Can non sono un nome così popolare come i Kraftwerk - per restare nell’ambito musicale proveniente dalla Germania - e la loro musica richiede un approccio all’ascolto non proprio superficiale, stupore misto a soddisfazione perché alcuni di voi si saranno avvicinati o avranno recuperato quel fantastico disco del ‘71, ricco di idee e suoni per generi e  generazioni musicali a venire.
“The Lost Tapes” è un cofanetto di 3cd (3 ore, 15 minuti, 44 secondi di musica racchiuso in una splendida confezione, che raccoglie inediti in studio, materiale live e colonne sonore) curata da Irmin Schmidt, uno dei fondatori del gruppo, e Daniel Miller, boss della Mute Records, per intenderci  la casa discografica anche dei Depeche Mode. La press release della Mute informa che si tratta di " materiale d'archivio, non outtakes, e le tracce erano state accantonate per una serie di motivi - colonne sonore di film che non hanno mia visto la luce - brani che non apparivano sulle versioni finali degli album a causa di spazio…."
Normalmente edizioni di questo genere sono indirizzate a fan e collezionisti, ma la qualità musicale presente in questi dischi è talmente elevata da essere un approccio al gruppo anche per i non adepti e il puro piacere dell’ascolto. Un brano come "Millionenspiel" (  http://www.youtube.com/watch?v=u4CtYbTT2-Y  ) unisce nei suoi minuti lo spirito avventuriero dei Can, improvvisazioni sorprendenti, riff melodici e pulsanti. Vengono alla luce brani con  la voce di Malcolm Mooney, il cantante americano di colore che partecipò solo ai primi due album ufficiali del gruppo, “Monster Movie (1969)” e “Soundtracks (1970)”, nella sua forma più accattivante, creatore di veri e propri mantra vocali. Uno dei principali punti di forza del box-set risiede nella continua evoluzione di ritmo, lo variazione di stile e umori da un brano all'altro, dal quasi free-jazz di " Evening All Day" alla splendida atmosfera di "Rap Bubble", fino alla grezza idea di “On The Way To Mother Sky” per uno dei loro brani più noti, appunto “Mother Sky”, coverizzata a più non posso da gruppi di culto come i Loop, i Thin White Rope e Psychic TV. Diventa inutile dilungarsi sui 30 brani presenti in questo box; potete trarne un assaggio come al solito da YouTube , digitando Can The Lost Tapes e per i più curiosi e completisti leggere l’intervista di Irmin Schmidt recuperabile sui seguenti link:

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