giovedì 23 agosto 2012

Il lato oscuro...ma non è Stephen King "Il dottor Jekyll e mr. Hyde" di Robert L. Stevenson

Robert Louis Stevenson, fabula narratur eccellente, avventuroso errabondo di luoghi sempre nuovi per sé e la sua amata, nel 1886, inverte la rotta della sua direzione letteraria, lascia il sentiero battuto egregiamente, per inoltrarsi in quella dimensione allegorica e allucinante che porrà il suggello alla sua vita di scrittore. 
Lungo racconto immaginifico in cui lo spettro della metamorfosi del nostro oscuro io, assume i connotati antropologici dell'essere dentro l'uomo. La manifestazione evidente e coeva dei due opposti, del cambiamento mentale e morfologico nel corpo di un uomo, di un dottore dell'agiata borghesia inglese, che cede alla tentazione di deflettere ai sani ed urbani comportamenti che avevano sostenuto e accompagnato il trascorrere della sua integerrima reputazione, per eccedere nell'istinto animale, ancestrale, infantile, fautore di dissolutezza psichica e morale. 
Come per tutti i classici che si rispettino, anche per Dottor Jekyll e Mr Hyde, vale la regola aurea delle infinite possibilità di interpretare e soggettivare i complessi "giochi" intellettuali presenti, in una moltitudine di significati diversi ma non per questo in contrasto tra di loro. 
Opera anticipatrice o quanto meno contemporanea di scritti scientifici di psicologia freudiana (l'Es) e junghiana (l'Ombra), o anche racconto poliziesco in cui il crimine in quanto tale viene osservato nella poliedricità delle sue cause e dei suoi effetti o ancora la proteiforme valenza che articola e unisce gli "atomi" del carattere umano. 
Un tema, però, unisce tutte queste personali e quindi opinabili valutazioni, ed è quello del doppio, dell'impossibilità di celare per un'intera vita la parte della nostra anima nascosta, di nascondere per mezzo di una posa, la raffigurazione rassicurante della nostra persona assunta in virtù di una educazione e una formazione culturale dai quali siamo inconsciamente e inconsapevolmente protetti. 

Matteo Casali

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