lunedì 17 dicembre 2018

2018 - scores, standings and no details

Closeness (Kantemir Balagov)
Last Flag Flying (Richard Linklater)
Chiamami con il tuo nome (Luca Guadagnino)
The Disaster Artist (James Franco)
Shame - Songs of Praise
Il Filo Nascosto (Paul Thomas Anderson)
Mark Fisher - Realismo Capitalista (Nero Editions)
Sons Of Kemet - Your Queen is A Reptile
V.A.- Le Visionarie. Fantascienza, Fantasy e Femminismo a cura di Ann e Jeff VanderMeer  
(Nero Editions)
Visages Villages (Agnès Varda, JR)
Alberto Casadei - Biologia della Letteratura (Il Saggiatore)
Un sogno chiamato Florida (Sean Baker)
V.A. - Freeman's Scrittori dal Futuro (Black Coffee)
Wild Wild Country (Netflix)
I Segreti di Wind River (Taylor Sheridan)
La Casa sul Mare (Robert Guédiguian)
Ex Libris - The New York Public Library (Frederick Wiseman)
Emil Ferris - La Mia Cosa Preferita Sono i Mostri (Bao Publishing)
Dogman (Matteo Garrone)
Mektoub, My Love: Canto Uno (Abdellatif  Kechiche)
John Coltrane - Both Direction at Once: The Lost Album
Il Sacrificio del Cervo Sacro (Yorgos Lanthimos)
The Woman Who Left (Lav Diaz)
Jon Hassell - Listening to Pictures (Pentimento Volume One)
Robert Charles Wilson - Spin (Rorcard Edizioni)
Low - Double Negative
First Reformed (Paul Schrader)
Senza Lasciare Traccia (Debra Granik)
The First (Hulu - st.1)
Piazza Vittorio (Abel Ferrara)
GoGo Penguin - A Hundrum Star
Nick Drnaso - Sabrina (Coconino Press)
Idles - Joy as an Act of Resistance
Stefano Scodanibbio - Alisei
The Deuce (st. 2 - HBO)
Still Recording (Ghiath Ayoub, S. Al Batal)
Mark O'Connell - Essere una macchina (Adelphi)
A Gentle Creature (Sergei Loznitsa)
Roma (Alfonso Cuaron)

...not least
Corpo e Anima (Ildikò Enyedi)
Tre manifesti a Ebbing, Missouri (Martin McDonagh)
La Forma dell'Acqua (Guillermo Del Toro)
Janelle Monàe - Dirty Computer
James Purdy - Non chiamarmi col mio nome (Racconti Edizioni)
La Truffa dei Logan (Steven Soderbergh)
A Quiet Place (John Krasinski)
Daniel Blumberg - Minus
Atlanta (FX - st. 1 e 2)
I Fantasmi d'Ismael (Arnaud Desplechin)
Holger Czukay - Cinema
Un Affare di Famiglia (Hirokazu Kore-Da)
BlacKkKlansman (Spike Lee)
Michele Vaccari - Un Marito (Rizzoli)
Santiago, Italia (Nanni Moretti)
 

venerdì 14 dicembre 2018

Profondamente commovente. “Roma” di Alfonso Cuarón (scritto da Alessio Galbiati, Rapporto Confidenziale)

Scritto da Alessio Galbiati, Rapporto Confidenziale
14/12/18


Fuori dalle dispute commerciali – vedi alla voce Netflix, Cannes, Anica, eccetera – e dai palmarès – passati e futuri –, entrambi gli aspetti pur riguardandoci ci interessano in fondo assai poco, quel che suscita la visione di Roma è una duplice e profondissima commozione: struggimento per la vicenda narrata e per i sentimenti in essa contenuti e pure, verrebbe da dire soprattutto per noi cinefili, una profonda gioia nel rivedere il cinema fare il cinema. 

Questo Amarcord messicano riconcilia lo spettatore con l’essenza del linguaggio cinematografico: legare ogni movimento della macchina da presa ai sentimenti messi in scena secondo un principio di semplice essenzialità pur nella continua sofisticatezza. Roma ci offre un’esperienza della visione straordinaria perché in un quadro sempre denso e in movimento riesce a condurci per mano proprio dove la penna dello sceneggiatore ha puntato il proprio sguardo. Lo sguardo che ci viene offerto è sterminato, campi profondi ed estesi dentro ai quali l’occhio potrebbe perdersi senza la guida sicura di una regia davvero magistrale. E pure la componente sonora collabora alla definizione dello spazio narrativo, avvolgendo lo spettatore all’interno di una spazializzazione immersiva ma continuamente diegetica ed emozionale. 

Ogni elemento del capolavoro di Alfonso Cuarón non è mai fine a se stesso, ma compartecipa a una visione di insieme che poggia la propria grazia nell’interiorizzazione autobiografica del soggetto. Pur se costruito a partire da dati realistici, storici e urbanistici Roma è in grado di collocarsi in un limbo trasognante dal sapore felliniano, ad essere un a m’arcord tanto personale quanto universale, profondamente commovente.